Nonostante  le migliori intenzioni non è facile dare notizie dal profondo sud.

Le giornate trascorrono veloci e piene, la programmazione ipotizzata per la giornata tipo è stata stravolta fin dall’inizio, soprattutto gli orari delle attività  di preparazione fisica e tecnica anticipate di prima mattina e posticipate dalle 19 in poi quelle in palestra. Palestra più  che dignitosa, il classico impianto scolastico progettato e realizzato per lo svolgimento  di lezioni di educazione fisica. Esposta al sole da mattina a sera, la parte perimetrale superiore composta da vetrate per lo più  fisse, sarebbe invivibile in estate se non dal tardo pomeriggio in poi.

Il Volley Botricello che ci ha reso disponibili  impianto ed attrezzature, ottimamente rappresentato da Sabrina, dà una sua presenza anche in altre attività. Nei mini tornei di beach volley le rispettive atlete si mescolano spesso per rendere ancor più competitiva e divertente la sfida.

Per il resto la vita di camp è più  piacevole e, in parte, meno ordinata di quanto qualcuno vorrebbe. Le ragazze, divise in tre gruppi che si alternano ai vari servizi necessari alla gestione quotidiana di una attività autogestita, si perdono spesso in un clima vacanziero prevedibile ma da tenere a freno.

Le attività  collaterali procedono alla grande. Sia lo studio del lessico inglese della pallavolo che il concorso fotografico hanno suscitato l’interesse delle ragazze. Qui potete trovare il link diretto a una  fotogallery creata con alcuni dei loro scatti selezionati in modo pressoché  casuale.

Alla richiesta di commentare per gruppi la loro esperienza, abbiamo raccolto questi commenti:

Il gruppo A, composto da Elisa, Anna, Arianna F. e Giulia C., si è soffermato soprattutto sul primo impatto al camp. La prima notte in cui si è dormito in Calabria, con qualcuno che non ha chiuso occhio o quasi a causa di un gallo che cantava nel cuore della notte. Il lavoro specifico connesso al volley ben più  impegnativo di quanto potesse sembrare di primo acchito. L’organizzazione  della giornata che, seppur lunga e impegnativa, è terminata con l’arrivo  di cornetti caldi e fragrante.

Il gruppo B, composto da Anthea, Alessia, Giulia Q. e Martina, ha invece esteso i commenti alla generalità  dei giorni trascorsi. Ha evidenziato la pienezza delle attività  primarie e di quelle a completamento  ma ha anche evidenziato il sostegno ricevuto dagli adulti che si adoperano per far funzionare al meglio il camp.

Il gruppo C, composto da Ludovica, Arianna M., Jennifer e Gaia, è stato l’unico  che ha speso qualche parola sul viaggio che ci ha portato da Malpensa fino in Calabria. Hanno parlato dell’emozione di chi volava per la prima volta , delle turbolenze che ci hanno accolto appena prima dell’atterraggio, della perfetta organizzazione per il trasferimento dall’aeroporto di Lamezia a Botricello? Macché , tutte bazzecole, sono state colpite dai tranci di pizza con cui hanno cenato al loro arrivo! Cena consumata sui gradini di un parcheggio ma comunque  memorabile per aromi e sapori.

Stay tuned,  altre notizie il più  presto possibile!